Big Data: Animali Fantastici e Dove Trovarli

Da qualche anno ormai imperversa ossessivamente il trend Big Data, cerchiamo di capire meglio di cosa si parla e perché sono così importanti


Big Data: cosa sono e dove trovarli

Eh forse sì… è la definizione più corretta che possiamo attribuirgli.
Ci troviamo di fronte ad un fenomeno super-rivoluzionario, che sta avendo lentamente un impatto sempre più forte nella realtà globale.

Ma cosa sono questi Big Data?

In poche parole sono semplicemente una gigantesca mole di dati creati sia da persone che da tecnologie e sono così importanti perché rappresentano una fonte di informazione pressoché inesauribile ed illimitata.

Per quanto riguarda la questione relativa a dove poter trovare fonti di Big Data, anche questa è in realtà una domanda semplice a cui possiamo dare una risposta altrettanto “banale”: ovunque!

Infatti, i Big Data includono infatti tutte le informazioni estratte dai social media, dalle app mobile, dalla navigazione sui siti web, da acquisti tramite POS, da commenti su blog, da tecnologie di prossimità presso i negozi… insomma non è sbagliato affermare che ormai siamo letteralmente circondati.

Big Data: perché sono così importanti?

A cosa serve questa quantità sconfinata di dati? Cosa possono dire così tante informazioni di utile? E a chi?
Sono tutte domande sensate che conducono dritte al nocciolo della questione: perché i Big Data sono fondamentali nella società odierna e perché lo saranno sempre di più in futuro.

Le aziende e tutte le organizzazioni in generale hanno accumulato nel corso degli anni una quantità di dati enorme che tuttavia non sono mai stati processati ed analizzati finché la tecnologia ha fatto la sua comparsa.

Grazie infatti alle nuove tecnologie intelligenti, specialmente nell’ultimo ventennio, le imprese hanno impiegato la mole di dati che avevano a disposizione per avvicinarsi sempre di più al consumatore e cercare di soddisfarlo il più possibile.

La capacità e la velocità di interpretare i dati è stata la spinta a ricercare continuamente nuove ed innovative fonti per reperirne sempre di più. Il risultato? I Big Data!

Le imprese hanno compreso che nel business moderno per scalzare la concorrenza serve essere vicini ai clienti, capire le loro esigenze, le loro preferenze e i loro gusti e non c’è metodo migliore se non quello di “investigare” tramite le informazioni a disposizione.

Ma c’è dell’altro: avere dati serve alle imprese per monitorare costantemente il loro business, confrontarlo con quello dei concorrenti ed intervenire nella maniera più efficace.

Insomma i Big Data sono un volume gigantesco di dati e informazioni, un vero e proprio patrimonio nelle mani di chi ha le possibilità ed i mezzi per sfruttarlo adeguatamente.

Ma quali sono le caratteristiche fondamentali dei Big Data?

Innanzitutto sappiamo che possono essere reperiti da molte fonti: online (attraverso social network, siti web, blog), offline (oggetti “smartizzati” ovvero tecnologie di prossimità negli store in grado di captare automaticamente informazioni), interne alle aziende ed esterne (i database della Pubblica Amministrazione sono delle vere e proprie miniere).

Le 3 caratteristiche intrinseche ai Big Data sono la Velocità, il Volume e la Varietà. Queste tre “V”, addizionate alle altre quattro teorizzate da Mark van Rijmenam, compongono la definizione essenziale dei tratti peculiari dei nostri “animali fantastici”. Le restanti sono Variabilità, Veridicità, Visualizzazione e Valore.

 

Tuttavia, uno dei problemi più grandi dei Big Data è il fatto che non sono sempre strutturati e questo non consente un loro immediato utilizzo. Troviamo infatti molti formati quali audio, video, immagini ecc.. che debbono essere strutturati prima di poter essere analizzati ed interpretare.

Da qui nasce l’esigenza di nuove professionali: Data Scientist, Data Analyst, Business Intelligence Analyst, Data Warehouse Manager. Sono i volti nuovi del panorama aziendale, figure ricercatissime e ben remunerate, coloro che hanno dimestichezza con i Big Data e le relative tecnologie di analisi e processing.

Quali prospettive per i Big Data?

Ora che abbiamo un po’ girato attorno all’orbita di questo nuovo pianeta, non ci resta che capire se effettivamente i Big Data saranno il futuro o semplicemente un trend del nuovo millennio.

La seconda ipotesi, per quanto ci possa sembrare in linea con la velocità di cambiamento dell’ultimo secolo, non è del tutto esatta. Infatti, la raccolta di informazioni è uno strumento che le aziende hanno iniziato ad usare sin dal dopoguerra e, seppure abbia assunto nel tempo varie forme e denominazioni, ha prodotto la grande mole di cui ora stiamo parlando.

Le imprese hanno compreso verso dove volge il futuro e per questo sono sempre alla ricerca di tecnologie migliori e di nuovi strumenti per accumulare dati ed informazioni utili a personalizzare al massimo l’offerta.

I Big Data sono il futuro e ci basta un particolare per affermarlo: si stanno sviluppando sempre più modelli analitici che sulla base dei dati a disposizione riescono a “predire” ciò che accadrà e quali sono i possibili scenari.

È senza dubbio questa la prospettiva più interessante dei Big Data ovvero diventare la risorsa principale per prendere decisioni su basi solide e concrete, non basate solamente sull’intuito o sull’esperienza.

Il futuro ormai è qui!

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